“Qui è cruciale distinguere chiaramente tra due impossibilità: il reale-impossibile di un antagonismo sociale e l’impossibilità su cui si focalizza il campo ideologico dominante.
L’impossibilità è qui raddoppiata, serve da maschera di sé stessa; cioè, la funzione ideologica della seconda impossibilità è quella di offuscare il reale della prima. Oggi l’ideologia dominante tenta di farci accettare l’”impossibilità” di un cambiamento radicale, dell’abolizione del capitalismo, di una democrazia non limitata ai giochi parlamentari ecc., per rendere invisibile l’impossibile/reale dell’antagonismo che attraversa le società capitaliste.
Questo reale è impossibile nel senso che è l’impossibile dell’ordine sociale esistente, e cioè il suo antagonismo costitutivo; il che, tuttavia, non significa in alcun modo che non lo si possa trasformare radicalmente in un atto “folle” che cambi le fondamentali coordinate “trascendentali” del campo sociale.”
03/26/2014